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al testo di Amina Narimi
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Un falco scintillante nel cunicolo di cielo entrò per fare un canto
Con lo schianto d’uno strumento strano là, dove il mondo incominciò, credevi di bucare le montagne con le mani Con le mani sporche scavavi lungo i fianchi d'angoscia, a caccia d’impossibile reale L’illecito volar di maggio nell’esistenza e lastre detriti, foglie latte zolle : erbe pressate alla fine dell’estate quante volte
E tante volte esiste un tempo, un luogo esiste che la cicala perde il vizio di cantare che fa il silenzio di formica, fa l’inverno Esiste un senso… e ora
Lasciami dormire lentamente per Natale Sarò con gli alberi a leggere le tue poesie le tengo strette nelle mani, adesso che ti scrivo, impregnate di dolore appena fatto Assieme all’oro antico delle tue mailArt è vero, non ci sarà mai un altro giorno come questo. Sicuramente i colori- se custodisci il tempo- ancora li puoi incontrare per il vortice del fiato per la forza di tutti gli alberi che sfuggono i tempi In splendidi Vuoti..
Ti manderò a dire con la sera di quali doni mi avranno innamorata su quale ramo la realtà con l'aria ha raggiunto il sogno che chiama amore.
Pablo Picasso, Femme assise au capuchon, 1902
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